Libera, 40×50 cm. Acrilico su tela. 2020. Firmato CA.
L’opera Libera rappresenta il senso di libertà femminile in tutte le sue forme, è stata realizzata en plain air in un’unica sessione di pittura ne è testimonianza un fiorellino di ulivo caduto sulle labbra della donna rappresentata e, volutamente lasciato dall’artista. I punti di luce e ombra sono armonizzati e si sposano perfettamente con l’uso di colori oro e bronzo che quando esposti in piena luce riflettono schiarendo l’intera composizione e donando senso all’espressione del soggetto in primo piano.
Descrizione dell’opera Libera di Aurora Caravaggio
Un quadro molto importante e significativo per me “LIBERA”. Una delle particolarità di questo dipinto è che non rappresenta una sola donna, come può sembrare a primo impatto, ma le rappresenta tutte.
Inclinando l’opera, i riflessi di luce della pittura dorata e bronzata fanno sì che la pelle di questa donna diventi più chiara, più scura, più gialla o più marrone/nera a seconda dell’illuminazione. Una donna che non è né bianca, né nera, né di una nazionalità specifica. Lei è tutte noi. Lei è LIBERA.
Quando ho dovuto scegliere un nome per lei ho pensato al sentimento che ha mosso in me l’ispirazione per fissarla su tela attraverso il pennello. Non ho dovuto pensarci su a lungo: uno sguardo, un’emozione forte ed ecco lì il nome giusto per l’opera. La guardi e pensi, questa donna è libera, libera dai giudizi degli altri, libera dalle preoccupazioni, libera da rancori e brutti ricordi, libera e non pensa a niente che non sia bello, in questo frammento della sua esistenza, questa donna, si sente libera, sì, ma libera di che? Libera di respirare leggera, a testa alta, permettendosi di poter chiudere gli occhi e sentire il battito del suo cuore risuonare nello spazio intorno, avvolta in un senso di sollievo e di profonda calma e pace interiore. Questa è la vera libertà: quando le barriere interne cadono e una donna, in questo caso, si percepisce serena, pienamente viva e profondamente in pace.
Critica a cura di Dantebus Edizioni
“Aurora Caravaggio porta già nel cognome un legame col grande autore barocco, da cui trae il “chiaroscuro” e la genesi di una pittura che gioca sul sottile confine tra luce e ombra. Nell’opera Libera, si respira una danza di contrasti che riporta immediatamente alla potenza dell’essenza dell’arte caravaggesca, ma reinterpretata attraverso un linguaggio moderno, personale, profondamente intimo. La donna raffigurata, con il volto parzialmente nascosto dai capelli neri, è una figura che emerge dal cuore stesso dell’ombra come una rivelazione catturata nel momento dell’estasi. La sua posa, con gli occhi chiusi, le labbra carnose socchiuse, e il dettaglio del piercing che aggiunge una nota di ribellione, parla di una libertà conquistata, che, come il titolo dell’opera suggerisce, non è solo fisica ma anche spirituale. Il volto della donna, che emerge dallo sfondo rosso, sembra scolpito dalla luce, mentre l’ombra si insinua nei dettagli, come i capelli che coprono parte del viso, o gli orecchini dorati che scintillano con una luminosità preziosa. Un elemento affascinante la presenza, quasi sussurrata, di una città che si intravede tra il nero e l’oro. La città rimane sfocata, indefinita, una proiezione della mente della donna, una costruzione simbolica che racchiude l’idea della libertà esterna in contrasto con quella interiore.” (Tratto dal Catalogo Margutta n.10 del 2024 di Dantebus Edizioni)