Tutti dicono “verde speranza”.
Per lo meno mia madre lo dice. Ma per me è il rosa che da speranza, in particolare quando il cielo si tinge di rosa, come se all’Altissimo fosse caduto un bidone di colore sulla Terra, a volte lo acchiappa in tempo e altre volte no, lasciando scorrere questo tenero colore sulle nostre teste.
Bisogna essere attentamente disattenti per cogliere così tante giornate di sole rosa. Queste le ho scattate durante i tre mesi estivi del 2024, non in anni.
Guardate questo rosa.
Vedete, la speranza di questo rosa è che l’indomani sia una giornata splendente e senza pioggia. La mia, è che la prossima volta che avrò un pennello in mano sarò sufficientemente all’altezza di ricreare cotanta maestosità in pochi tratti. Ma mi da anche altri tipi di speranza.
Ad esempio, guardando questi cieli, di solito nel tardo pomeriggio, è facile che mi metta a pensare troppo a tutto. E mi venga voglia addirittura di perdonare i peggiori esseri umani al mondo, per via della dolcezza di questo rosa, che anche loro possono ammirare. Mi viene da pensare che la vita è così bella, il cielo così colorato, e che tutto possa andare bene. Ma poi il sole cala, e quella che era una speranza viva, vera, si spegne nella razionalità del quotidiano. Infatti, coincide con l’ora del telegiornale in TV.
Se un’artista vuole dare emozioni forti e di speranza con un dipinto, allora il colore di cui ha bisogno è proprio in questi scatti. Tutto ciò che serve, è alzare più spesso lo sguardo al cielo.