“La vita stessa è arte.”
Come molti, ho la meravigliosa abitudine di passeggiare regolarmente. Vivo in un piccolo borgo italiano dove tutti si conoscono e ogni filo d’erba ricresce su per giù entro lo stesso metro ogni anno, nonostante l’inesorabile falciatura.
Mentre passeggio lungo la stessa via giorno dopo giorno, la natura fa il suo corso e inevitabilmente ne resto puntualmente affascinata.
Date un occhio a questa immagine.
In ordine (da sinistra verso destra): erba secca, ghiande cadute, pietra levigata, licheni vivaci, sabbiolina di mare, il tronco di un vecchio ulivo abbandonato, la corteccia di una quercia, le pietre della spiaggia, l’asfalto che calpesto da anni, le erbacce che brillano al sole.
Cosa rende questi scatti così speciali? L’occhio di chi li guarda. Se vedete una donna che scatta foto all’asfalto cosa pensereste? Eppure, io le sorriderei fiera.
E alla fine io non tento nemmeno di ridipingerli questi scatti, perché lo scopo di queste fotografie è foraggiare l’ispirazione che è già dentro di me e deve solo essere appagata dal bello.
Le buone giornate per dipingere infatti sono anche quelle in cui il sole splende e accarezzando il nostro mondo rende ogni cosa viva e particolarmente speciale. Per questo anche una corteccia o un tratto d’asfalto, o le erbacce, diventano oro ai miei occhi e… clic! La foto è fatta.
La sensibilità artistica forse è proprio questo, notare l’arte dove apparentemente non c’è.